L'idea di un incubatoio sociale, per l'Associazione Pescatori Dilettanti Alto Cismon Primiero, nasce nel 1995.
L'inizio lavori è datato 2000 con una variante effettuata nel 2004.
La struttura è situata in località Spini nel comune di Imer in corrispondenza del punto di unione tra il rio Madonna e il rio San Piero che ne fornisce l'acqua necessaria.
L'impianto viene gestito dal guardiapesca con la collaborazione di tutti i soci dell'associazione soprattutto nei momenti di prelievo dei riproduttori e semina di trottelle e/o avannotti.
Le specie che vengono allevate sono naturalmente la Trota Fario e la Trota Marmorata ed in minor misura alcuni esemplari di Scazzone (Marson) nella vasca a fondo naturale.
Dati tecnici
Due EDIFICI IN LEGNO SEPARATI :
1 . EDIFICIO PRINCIPALE , diviso in 3 settori:
- ufficio,
- incubatoio,
- n. 2 tettoie.
Superficie edificio mq 24,09 La 3,30 x Lu 7,30 x Hm 2,90
Superficie tettoia mq 33,15
2.- TETTOIA , divisa in 4 settori uguali: 10,00 x 4,00 = mq 40,00
- n. 1 magazzino,
- n. 1 officina,
- n. 2 tettoie aperte.
VASCHE ESTERNE :
- n. 3 in cls. divise in 3 settori :Lu 11,90 x La 1,80 x H 1,10
- n. 4 canali naturali: stoccaggio riproduttori
- n. 6 vasche vetroresina rettangolari Lu 2,00xLa0,80xH 0.50
- n. 8 vasche troncoconiche:
- - n. 2 diam. 1,20 grigie litri 1000
- - n. 4 diam. 1,33 rosse litri 1000
- - n. 2 diam. 1,40 rosse litri 1000
Le fasi della riproduzione delle specie allevate
I. Prima Fase : Il recupero dei riproduttori
Per prima cosa si procede al "recupero", cioè alla cattura in ambiente naturale di grosse trote adulte per usarle come riproduttori.
La cattura viene effettuata generalmente usando un apparecchio storditore (nella foto lo indossa il guardiapesca posto dietro) con lo scopo di stordire i pesci utilizzando la corrente elettrica per poi essere recuperati utilizzando dei guadini.
I pesci verranno poi trasferiti all'incubatoio sociale per le fasi successive.
II. Seconda Fase : La Spremitura
Spremitura Marmorata di 4 anni nata nell'impianto
Le trote una volta arrivate nella struttura vengono lasciate ambientare per qualche tempo e tenute a digiuno forzato per qualche giorno prima della spremitura.
I riproduttori subito prima della spremitura vengono anestetizzati per facilitare le operazioni degli operatori ed, al contempo, ridurre al minimo gli effetti sul pesce.
Il procedimento consiste nel massaggiare l'addome delle trote in modo da far uscire le uova o il liquido seminale senza danneggiarle, finchè dalla cavità anale non escono le uova o il liquido seminale a seconda del sesso.
Marmorata Selvatica
III. Terza Fase : La fecondazione a secco
Il liquido seminale viene unito, durante la spremitura dei riproduttori maschi, alle uova e viene effettuata la fecondazione a secco.
Questo tipo di fecondazione consiste nel mescolare dolcemente il liquido e le uova con una piuma in modo da non danneggiare quest'ultime.
Una volta fecondate le uova vengono sistemate in appositi contenitori con acqua corrente per il periodo di incubazione.
IV. Quarta Fase : La fase di incubazione
I contenitori dove vengono poste le uova per il periodo di incubazione sono chiamati "embrionatori".
L'associazione dispone di 2 tipi di embrionatori (foto sinistra-sopra) a cascata ed orizzontali (foto sinistra-sotto).
Le uova in tali embrionatori sono poste su delle griglie metalliche che ricreano il greto del torrente impedendo alla corrente di muoverle(foto sotto).
V. Quinta fase : Schiusa e Gestazione delle Larve
Dopo la schiusa, le larve di trota fario, fornite di sacco vitellino, cadono, attraverso le maglie del cestello fessurato, nell'acqua sottostante.
Una volta nell'acqua, le larve continuano a nutrirsi delle riserve contenute nel sacco vitellino, di norma per un periodo di circa un mese.
Riassorbito il sacco vitellino, i neonati divengono più attivi e per qualche tempo risalgono alla superficie, nuotando all'insù.
A questo punto le larve cominciano a nutrirsi da sole.
VI. Sesta fase : Svezzamento
Le larve una volta che hanno terminato di riassorbire il sacco vitellino e cominciano ad alimentarsi attivamente, assumono il nome di avannotti.
Gli avannotti vengono trasferiti nelle vasche in vetroresina (foto sopra) per lo svezzamento.
In questa fase ne vengono selezionati alcuni per essere allevati come riproduttori mentre altri, una volta raggiunta la giusta misura, vengono introdotti nei corsi d'acqua dell'Associazione.
Vecchio maschio Fario rilasciato nel Canali
Vecchio maschio di marmorata di 3.964kg rilasciato nel torrente Vanoi
A lato: Marmorata 2+ e Fario 1+
Foto piccole: Ibridi 1+